articoli

         

       

Supercar Storiche: Mercedes-Benz 300 SL da corsa serie W 194 (1952-1953)

Prima vettura da corsa di Mercedes-Benz dopo la Seconda Guerra Mondiale, un connubio di tecnologie di serie ed innovativa struttura leggera. Utilizzata in gara in versione Coupé e Roadster, il prototipo da corsa del 1953 riprende alcuni elementi della vettura sportiva di serie

Mercedes-Benz 300 SL è la vettura da corsa di Mercedes-Benz, con cui nel 1952 il Marchio torna, per la prima volta dopo la Seconda Guerra Mondiale, alla ribalta dell’automobilismo sportivo internazionale. E nonostante questa vettura non fosse in vendita a clienti privati, rappresenta comunque la scintilla per lo sviluppo della successiva Classe SL Mercedes-Benz. Lo sviluppo della 300 SL ha inizio nel lontano 1950, quando Mercedes-Benz comincia a pianificare un ritorno sulla scena agonistica. Il tentativo di riproporre la vettura GP W 154 del 1939 fallisce nel 1951 in Argentina. Gli ingegneri portano quindi avanti il progetto di una nuova vettura da corsa che fornirà molti componenti alla futura Mercedes-Benz 300.Nel giugno 1951, il board decide di riprendere a partecipare, dalla stagione 1952, alle corse automobilistiche e dà quindi il via alla costruzione della 300 SL. L’acronimo sta per “Super-Leicht”, “superleggera”. Il suo motore M 194 è derivato dal gruppo del tipo 300, l’M 186 con paratia trasversale tra testata e blocco motore, albero a camme in testa, grandi valvole di aspirazione, camera di combustione nei pistoni e nel blocco motore, 3 litri di cilindrata e 115 CV di potenza (85 kW). Per l’uso agonistico, gli ingegneri portano la potenza a circa 170 CV (125 kW). Il motore sportivo si differenzia dai motori di Berlina e Coupé non solo per la potenza, ma anche per il montaggio con angolo di bancata di 50° e per la lubrificazione a carter secco che, eliminando la coppa dell’olio, consente un montaggio più ribassato.

Ridurre il peso di motore e cambio nella W 194 è quasi impossibile. Anche gli assali in acciaio del tipo 300 sono molto pesanti. L’unica possibilità è quindi cercare di alleggerire telaio e carrozzeria. Un’ulteriore opzione per rendere la vettura più competitiva può essere quella di trovare una forma più aerodinamica. Rudolf Uhlenhaut, l’allora Responsabile Passenger Car Research di Daimler-Benz, ripropone la sua idea di telaio tubolare leggero che aveva già suggerito qualche anno prima. L’idea viene quindi sviluppata dai costruttori fino ad ottenere il prodotto finale: un telaio costituito da tubi molto sottili, assemblati a formare dei triangoli, estremamente resistente alla torsione, con elementi soggetti unicamente a trazione e compressione. Con un peso di soli 50 kg, diventa lo scheletro della W 194. Da questo telaio vengono sviluppati quelli presentati nel 1954 nella versione di serie della 300 SL (W 198 I), nonché quelli del modello da corsa degli anni 1954/55
International Motor Sports Show New York February 1954
I costruttori di carrozzerie di Untertürkheim e Sindelfingen si dedicano con particolare impegno alla struttura in alluminio. Il corpo della vettura, grazie al motore montato trasversalmente ed alla notevole aerodinamicità, è molto ribassato e si sviluppa, con linee minimaliste, fino al sottoscocca, con frontale piatto, arrotondamenti favorevoli ai flussi d’aria, fari anteriori arretrati e ruote completamente coperte dalla carrozzeria. Per conferire al frontale della vettura da corsa una forma piatta, si rinuncia al classico radiatore Mercedes-Benz, come prima della Guerra. La griglia della presa d’aria è dominata dalla Stella Mercedes. I montanti della Coupé vengono mantenuti il più sottili possibile. Il parabrezza è notevolmente inclinato ed arrotondato verso il montante anteriore, le linee del grande lunotto si allungano sul posteriore dalla forma spiccatamente aerodinamica. Il risultato è una superficie relativamente piccola, di 1,8 metri quadrati. Su un modello in scala 1:5, il coefficiente di resistenza aerodinamica cx era risultato pari a 0,25, senza flusso realistico nel vano motore.
Le porte sono un capitolo a sé: per conferire elevata stabilità al telaio tubolare, la sua struttura deve essere quanto più larga possibile, in corrispondenza della cellula del abitacolo. Questa necessità strutturale si traduce poi nella suggestiva forma ad ali di gabbiano, divenuta in seguito molto famosa. L’apertura della porta inizia, nelle prime vetture, all’altezza della linea della cintura. Le porte, profondamente inserite nel tetto della vettura, si aprono verso l’alto ricordando delle ali spiegate, tanto da essere ribattezzate dagli americani “Gull Wing” (ali di gabbiano) e dai francesi “Papillon” (farfalla). Pilota e passeggero salgono dall’alto.
Per facilitare l’accesso al di sopra dell’alta sponda, i costruttori della carrozzeria avevano originariamente previsto, nella parte bassa della fiancata, un predellino, che non viene però mai realizzato. Il regolamento FIA non specificava, in alcun punto, come ed in che direzione dovessero aprirsi le porte. Ciononostante, al momento dell’iscrizione della vettura alla Mille Miglia nel maggio 1952, i commissari sportivi si oppongono strenuamente alla partecipazione della vettura. Per evitare eventuali proteste successive, le porte, dopo la corsa in Italia, vengono allungate fino sulla fiancata, raggiungendo la loro forma definitiva.
Mercedes Benz 300 SL 1954
L’abitacolo è completamente rivestito ed insolitamente confortevole per una vettura da corsa. Il tachimetro ed il contagiri sono posizionati sotto un’unica calotta, sotto sono installati altri strumenti più piccoli per la misurazione di temperatura dell’acqua, pressione della benzina, temperatura e pressione dell’olio, oltre a un cronometro. I sedili sportivi avvolgenti sono dotati di un’imbottitura in tessuto di lana quadrettata ed il volante a quattro razze è realizzato in versione amovibile per facilitare l’accesso alla vettura. La Ur-300 SL, numero di telaio W 194 010 00001/52, effettua i primi giri di prova nel novembre 1951 sul circuito di Solitude alle porte di Stoccarda, sul Nürburgring e sull’Hockenheimring. Il 12 marzo 1952, davanti ad una stampa letteralmente attonita, viene presentata, sull’autostrada tra Stoccarda ed Heilbronn, Mercedes-Benz 300 SL da corsa Coupé, dal profilo incredibilmente piatto e basso. Per la stagione 1952 vengono prodotti complessivamente dieci esemplari della serie W 194. Dopo Le Mans, era prevista la loro partecipazione ad una gara sportiva sul Nürburgring. Per alleggerire quanto più possibile le vetture in vista di questa corsa, alle tre Coupé viene tagliata una parte del tetto, un’altra vettura viene invece concepita fin dall’inizio come Roadster. L’accesso del pilota viene comunque mantenuto comodo dalla struttura della fiancata con la porta, ma viene aggiunto un piccolo cristallo per deviare più efficacemente il vento di marcia e gli insetti. Il vantaggio in termini di peso, rispetto alla Coupé, è di circa 100 kg.Il 1952 fu, per il Reparto Corse Mercedes-Benz, una stagione incredibilmente fruttuosa. Ecco i numerosi successi della 300 SL: secondo e quarto posto alla Mille Miglia, tripla vittoria alla gara di Berna, doppia vittoria alla 24 ore di Le Mans e quadrupla vittoria alla corsa del Nürburgring. L’ultima grande avventura della stagione è la partecipazione alla 3ª Carrera Panamericana, una gara della durata cinque giorni su un percorso di oltre 3.100 km attraverso il Messico articolata in otto tappe. Mercedes-Benz partecipa con due Coupé e due Roadster, con una potenza del motore che ha ormai raggiunto i 180 CV (132 kW). Le vetture di Karl Kling/Hans Klenk ed Hermann Lang/

Erwin Grupp regalano, nel novembre 1952, una leggendaria doppietta a Mercedes-Benz.

La 300 SL viene quindi rielaborata per la stagione 1953. La carrozzeria è realizzata in lamiera di magnesio, un materiale ancora più leggero dell’alluminio. Nella galleria del vento, grazie ad una forma ottimizzata del musetto, la vettura assume non solo un nuovo volto ma anche un migliore flusso dell’aria del vano motore. Anche la potenza del motore aumenta. Grazie anche all’iniezione di benzina, il sei cilindri raggiunge i 215 CV (158 kW). L’assale posteriore viene trasformato in assale oscillante monosnodo con punto di rotazione ribassato. Il cambio viene accoppiato mediante flangia, in configurazione transaxle, all’assale anteriore, il che porta ad una ripartizione più bilanciata del carico. Il passo viene ridotto di 100 mm. La vettura monta ruote da 16 pollici e si pensa di impiegare freni a disco. Questo nuovo tipo di 300 SL, denominata internamente all’azienda W 194/11 o simpaticamente soprannominata “Hobel” (“pialla”) per la forma del frontale, non viene tuttavia utilizzata nelle competizioni. La forma della carrozzeria, caratterizzata da radiatore angolare, dimensioni compatte, griglie di aerazione e motore anticipano già nel 1953 quelli della 300 SL serie W 198 I sportiva di serie, presentata l’anno successivo.

Caratteristiche tecniche di Mercedes-Benz 300 SL (W 194)

  • Vettura da corsa 300 SL (1952):
  • Telaio tubolare in struttura leggera
  • Le Coupé sono dotate di porte ad ali di gabbiano inserite nel tetto
  • Prototipo da corsa 300 SL, W 194/11 (1953)
  • Motore a sei cilindri in linea M 198 con iniezione diretta di benzina
  • Carrozzeria in lamiera di magnesio
  • Dati di produzione di Mercedes-Benz 300 SL (W 194)

                                               

Alfa Romeo Giulietta 1.4 Turbo Benzina 120 CV GPL: i punti di forza

Il 2011 è stato un anno da record per Giulietta che ha raggiunto la quota più alta mai realizzata da un’Alfa Romeo nel segmento delle compatte: questo successo è stato ottenuto grazie alle performance dinamiche della vettura ma anche al comfort e alla sicurezza. Ad oltre un anno dal lancio, infatti, anche alla  luce delle recenti valutazioni 2011 di EuroNcap , è la vettura più sicura della categoria grazie alle 5 stelle raggiunte con il punteggio più alto di sempre nel suo segmento di riferimento tra le vetture testate con 87/100 .

Tutti i punti di forza del 1.4 Turbo Benzina GPL 120 CV

Progettata, fabbricata e garantita da Alfa Romeo, l’unità propulsiva bi-fuel 1.4 Turbo da 120 CV omologata Euro 5 garantisce le stesse caratteristiche di coppia, potenza e affidabilità del motore benzina. , In particolare, con una potenza massima di 120 CV (88 Kw) a 5.000 giri/min e una coppia massima di 206 Nm (21 kgm) a 1.750 giri/min, Giulietta GPL raggiunge una velocità massima di 195 Km/h e un’accelerazione da 0-100 Km/h in 10,3 secondi. A differenza di una “trasformazione” in after-market, il 1.4 GPL Turbo 120 CV è stato totalmente riprogettato per l’integrazione con l’impianto GPL, con l’impiego di materiali e componenti specifici e l’applicazione di una tecnologia dedicata. In dettaglio, questo propulsore adotta una testata con valvole e relative sedi realizzate con geometrie e materiali ottimizzati per il funzionamento a GPL ed è dotato di un sistema di aspirazione specifico e di tutti i relativi cablaggi elettrici supplementari già integrati. In più, per questo motore Alfa Romeo ha sviluppato ex novo un’unica centralina motore capace di gestire entrambi i tipi di carburante. Ovviamente, per la massima qualità  e affidabilità , l’impianto a GPL viene installato direttamente in fabbrica (ogni vettura è certificata, deliberata e garantita da Alfa Romeo Automobiles e per tale motivo può beneficiare di eventuali bonus governativi nei diversi mercati europei).L’avviamento di Giulietta Turbo GPL avviene sempre a benzina, con passaggio automatico a GPL dopo il raggiungimento delle condizioni ottimali (temperatura acqua motore, soglia minima di giri). Ovviamente, la commutazione da un carburante all’altro può essere effettuata in marcia tramite un pulsante specifico integrato in plancia sul tunnel centrale. Qualora il guidatore esaurisse il GPL nel serbatoio, la commutazione a benzina avverrebbe automaticamente garantendo la fluidità di marcia. Il serbatoio di GPL – di tipo toroidale (a ciambella) – ha una capacità massima rifornibile di 38 litri ed è posizionato in un vano del bagagliaio senza togliere spazio per eventuali bagagli.
Per effettuare il rifornimento il bocchettone di carica del gas (completo di valvola di “non ritorno”) è situato accanto al tappo del bocchettone della benzina, quindi non viene modificata la fluidità delle forme, le nervature della fiancata e le linee tese che disegnano la forma compatta e dinamica della Giulietta. Il costo del rifornimento è pari a circa 28 € e consente di aumentare fino a 1.400 Km l’autonomia complessiva della vettura. Il serbatoio per il GPL è certificato secondo la normativa vigente per garantire la massima sicurezza in tutte le condizioni ambientali e di funzionamento. Il GPL permette di circolare nelle zone dove viene inibito l’accesso al traffico alle vetture benzina e diesel e più in generale durante le giornate di blocco del traffico. A Milano ad esempio è consentito l’accesso all’area C senza oneri (5€ al giorno per le altre alimentazioni) e a Roma l’accesso alla Fascia  Verde. In alcune province d’Italia sono anche previste riduzioni sull’Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT) e sul pagamento del bollo. Infatti rispetto a benzina e gasolio, il GPL riduce a 0 le emissioni di particolato e limita fortemente le emissioni di altre sostanze inquinanti (fino al 15% in meno di anidride carbonica, fino al 20% in meno di monossido di carbonio e fino al 60% in meno di idrocarburi incombusti).
Infine, va ricordato che il GPL costa meno della metà della benzina, è il carburante meno tassato dalle accise ed è meno suscettibile alle oscillazioni del petrolio. Grazie a questo rispetto all’equivalente motore benzina la versione GPL per un percorrenza media di 20.000 km permette un risparmio sul costo del carburante di quasi 1.000€ all’anno. La rete distributiva è capillare sull’intero territorio europeo con più di 10.000 punti di vendita.

                                                                            Abarth 500


                                                                           


Scheda tecnica, prestazioni e consumi della Abarth 500

ModelloCilindrataCO2Kw/CV
Coppia Max
(Nm/giri min)
Peso (Kg)
Velocità
Accelerazione
(0-100 km/h)
Consumo (l/100 km)
1.4 T-Jet 16V136815599/135206/300010352057.96.5
Dimensioni: (cm)Bagagliaio (dm3)Passo (cm)
Serbatoio (L)
Consegna
Crash Test
LunghezzaLarghezzaAltezzaVetturaBambini
36616314918523035ndndnd

 

 

Nissan GT-R da 1000 CV by BenSopra

Un pesante body kit trasforma la Nissan GT-R in un'auto da competizione, in questo rendering della versione tuning progettata da un nuovo specilista giapponese chiamato BenSopra

Un nuovo tuner si affaccia sul panorama delle auto elaborate, si tratta di BenSopra, un team proveniente dall'estremo oriente e più precisamente da Osaka, Giappone. Proprio per questo il primo progetto è dedicato ad un'auto giapponese apprezzata in tutto il mondo, la Nissan GT-R, che in questa versione profondamente modificata appare come un'auto da competizione su pista.
Pesanti ritocchi riguardano soprattutto l'aspetto aerodinamico della vettura, con nuovi paraurti anteriori e posteriori, che abbassano l'assetto assieme alle minigonne lungo i fianchi. Profonde scanalature nei passaruota muscolosi convogliano l'aria verso i freni a disco per evitarne il surriscaldamento, considerato che le prestazioni di questo gioiello dovrebbero essere all'altezza della sua aggressività estetica. 
Fra i pochi dati rilasciati da BenSopra riguardo a questo nuovo progetto, spicca quello della potenza che supererà i1000 CV motore. Un consistente rinforzo per la coupé giapponese, abituata nel modello in commercio a gestire una spinta da ben 480 CV.
Completa il kit estetico l'imponente alettone in fibra di carbonio montato non sulla coda ma a partire dal paraurti, oltre ai cerchi il lega con finiture nero opaco.
Un rendering davvero ben riuscito che mostra in anteprima questo nuovo modello, che verrà presentato dal vivo al prossimo Salone di Tokyo, in gennaio.

Il passenger della Losanga potente sobrio ed elegante
Il Renault Trafic, al terzo posto nella classifica di vendite europee nello specifico segmento, con oltre1,1 milioni di vendite nel mondo, senza ombra di dubbio, è un veicolo di successo, ottenuto grazie alle sue doti di affidabilità, sicurezza ed economia di esercizio, oltre che da un buon rapporto qualità/prezzo.
Lanciato sul mercato nel 2001, il Trafic viene commercializzato e distribuito da Renault e Renault Trucks, da Nissan, come Primastar e da Opel/Vauxhall, con il nome di Vivaro. Noi abbiamo voluto provarne la versione Passenger più elegante destinata alle Società di noleggio con conducente o shuttle-limousine: la serie limitata “Black Edition”
ASPETTO ESTERIORE


La colorazione Nero Midnight (un nero perlato) adottata per quest’elegante versione, oltre ad essere particolarmente brillante, snellisce ulteriormente la silhouette del veicolo già di per se slanciata e caratterizzata dal tipico Jambo Roof della cabina di guida. Piccoli particolari cromati, come labordatura della calandra o la sottile linea che accompagna la scritta “Black Edition” sugli sportelli anteriori, ne sottolineano l’eleganza con sobrietà. I finestrini oscurati della zona passeggeri, oltre a conferire armonia al corpo vettura, garantiscono privacy all’interno dell’abitacolo. Decisamente bello il disegno dei cerchi in lega IXTAR a 5 razze da 16 pollici.
IN CABINA  
         

Nell’abitacolo del Black Edition si è accolti da un lusso sobrio e discreto impostato su pregiati velluti New Milagro per i sedili e morbida moquette sul pavimento, il tutto di tonalità grigia. Ergonomia e comfort la fanno da padrone, con il posto guida completamente regolabile in altezza e longitudinalmente, così come per l'inclinazione della spalliera, il cuscino lombare e il poggiatesta. Inoltre i sedili anteriori dispongono di due comodi poggia braccia ripiegabili che, specie durante le lunghe trasferte, assicurano un comodo supporto sia per il conducente che per il passeggero. La plancia è ricca di vani portaoggetti e comode soluzioni tipo i portabottiglie laterali. Gli strumenti analogico/digitali, bordati con cerchiatura in cromo, hanno un look sportivo e sono di buon impatto visivo (più leggibile con l’illuminazione notturna). Comoda anche la posizione della leva del cambio a joystick inserita nella plancia per consentire facili spostamenti interni. La dotazione di bordo, veramente eccellente, comprende: 
  • l’immancabile navigatore Carminat Tom Tom, che contraddistingue i commerciali Renault, con il sistema IQ Routes™ di TomTom® integrato, in grado di calcolare il percorso più rapido tenendo conto delle velocità reale misurata su strada, consentono così di calcolare l’itinerario ottimale in funzione del giorno, dell’ora e del percorso previsto; 
  • radio CD MP3 con display separato, connettori “Plug & Music” per lettori portatili e telefonia Bluetooth con streaming audio;
  • i comodissimi sensori di parcheggio posteriore
  • il climatizzatore nabuale a zona che offre temperature diversificate a cabina anteriore e vano passeggeri; 
  • volante in pelle, regolabile in altezza e profondità, con regolatore/limitatore di velocità e comandi infotainment integrati.
SU STRADA
Il Trafic “Black Edition” è equipaggiato con il parsimonioso ma performante, al tempo stesso, 2.0 litri dCi da 115 cv, Euro5. L’abbiamo provato sui dolci declivi della Maremma Toscana, riscontrando una grande elasticità in questo propulsore che rende il veicolo anche divertente da guidare sul misto.E’ possibile affrontare salite, discese e curve, tipiche di questa regione collinare, utilizzando solamente quinta e sesta marcia, raramente occorre inserire la quarta. Senza dubbio la rapportatura del cambio manuale a 6 marce, particolarmente indovinata, consente di sfruttare al meglio le potenzialità di questo motore che nell’utilizzo sul ciclo combinato ha dimostrato di mantenere la parola fornita dal Costruttore: ilTrafic Black Edition, pur essendo un passenger di buone dimensioni, a pieno carico (8 persone + i bagagli), ha consumato poco più di 0,8 litri ogni 100 km. Anche nel congestionato traffico capitolino ilTrafic si comporta bene, grazie all’ottima visibilità, data dall’ampio parabrezza e dagli specchietti retrovisori esterni, oltre che alla grande manovrabilità dello sterzo servoassistito. In manovra i sensori di parcheggio posteriori, sistemati anche nella parte laterale della coda, sono di grande aiuto e si riesce a parcheggiare il veicolo, certamente non piccolo, anche in spazi ristretti senza problema. 
VANO PASSEGGERI E ZONA CARICO
I passeggeri del Trafic Black Edition viaggiano ultra coccolati, sprofondati in sedili comodi e avvolgenti, forniti di braccioli, tra una seduta e l’altra, e di fissaggi Isofix per i sedili dei bambini. Il modello in prova, un L1H1, dispone di un sedile singolo anteriore per il passeggero (regolabile in altezza) e due panchine da tre posti in prima e seconda fila. Gli schienali sono tutti reclinabili. Il climatizzatore a zona fornisce la giusta temperatura all’ambiente. L’impianto stereo di buona qualità diffonde la musica in maniera omogenea (anche se con i bassi abbiamo riscontrato qualche vibrazione di troppo). Ogni zona interna del Trafic dispone di una propria luce di cortesia. L’accesso al vano passeggeri avviene tramite un portellone laterale scorrevole, posizionato alla destra del veicolo, di facile apertura. Per accedere al vano bagagli si utilizza il portellone basculante posteriore. L’ampio bagagliaiolargo 1.678 mm (1.234 fra passaruota) e profondo 744 mm, dispone di un volume di carico di 1,2 m3, comodi ganci per il fissaggio dei bagagli, luci di cortesia e una presa di corrente da 12V. La panchetta della terza fila è ribaltabile ed offre all’occorrenza un volume di carico da 2,5 m3. Infine il bagagliaio dispone di una pratica copertura amovibile per nascondere i bagagli da occhiate indiscrete. 



SICUREZZA

L’impianto frenante, costituito da due dischi auto ventilati con pinze a doppio pistoncino anteriori da 305 mm e da dischi pieni da 280 mm con pinza a pistoncino singolo posteriori, è assistito da servofreno e sistema antibloccaggio ABS di serie. Oltre all’ABS, la sicurezza attiva è affidata a: 
  • sistema d’assistenza alle frenate d’emergenza AFE
  • ripartitore elettronico di frenata EBV;
  • controllo di sbandata ESP
  • sistema antipattinamento ruote ASR.
Per quello che riguarda la sicurezza passiva, a bordo del veicolo sono montati ben 8 airbag2 frontali, conducente e passeggero; 2 laterali torace a tendina sull’anteriore; 4 airbag a tendina per i passeggeri posteriori. Tutti i posti sono muniti di cinture di sicurezza a tre punti conpretensionatore (tranne le sedute centrali che dispongono di cinture a due punti). Inoltre le portiere si chiudono automaticamente superati gli 8km/h. In dotazione al Black Edition vengono offerti anche i fari fendinebbia.

CONCLUSIONI

In considerazione dell’alto livello di finiture e dei bassi costi d’esercizio (il cambio dell’olio si effettua ogni 40.000 Km o dopo 2 anni), il Trafic Black Edition è un veicolo che pur offrendo ottime prestazioni, sia in termini di consumi che di performance, ha un prezzo decisamente concorrenziale rispetto a veicoli della concorrenza della stessa classe: 32.537,86 euro IVA inclusa. Riteniamo pertanto che il Trafic Black Edition rappresenti il giusto compromesso per tutte le società di NCC e shuttle-limousine tra eleganza, affidabilità ed economia. 


La Nissan ha diffuso nuove immagini dellaGT-R Track Pack, una versione speciale che sarà offerta ai clienti desiderosi di utilizzare la propria GT-R nei track day. La coupé giapponese è già ben dotata nell'allestimento di serie, ma il Track Pack aggiunge modifiche che, in ogni caso, molti degli appassionati avrebbero apportato al proprio esemplare, con la garanzia aggiuntiva di un lavoro ufficiale, sviluppato secondo i più rigorosi test: a dimostrarlo troveremo due esemplari di questo tipo impegnati alla 24 Ore del Nurburgring, per raccogliere dati preziosi per la messa a punto, come dimostrato dalle recentissime foto spia. Caratteristiche. La GT-R Track Pack eroga gli stessi 550 CV delle altre m.y. 2012, ma propone nuovi cerchi in lega Rays che fanno risparmiare 10 kg in totale, nuove prese d'aria per i freni nello spoiler anteriore (fino a 100 gradi in meno nell'uso estremo), nuovo setup da pista integrato nella gestione elettronica dell'assetto, eliminazione del divano posteriore e nuovi sedili anteriori sportivi in misto pelle/tessuto. Una speciale targhetta identificativa verrà posizionata nell'abitacolo. Il Track Pack sarà offerto in Giappone e in Inghilterra, con una spesa aggiuntiva di circa 12.000 euro rispetto al modello base, mentre si attendono conferme riguardo alla versione con guida a sinistra. L.Cor.














Nessun commento:

Posta un commento